Desusino: Butera come Berlino

mercoledì 26 dicembre 2007

Butera come Berlino

La "caduta del muro" è stato un evento passato alla storia. Sono stato a Berlino, dove è stato allestito un museo toccante che ne racconta i fatti.
Credo che anche il Comune di Butera, nel suo piccolo, abbia voluto dare un contributo. La totale mancanza di manutenzione ha fatto sì che da qualche anno il muro del piazzale del Desusino cominciasse a franare fino a crollare definitivamente. Gli unici interventi concreti sono stati una recinzione discutibile, caduta a sua volta e diventata parte del monumento stesso.
La differenza tra il muro di Berlino e il nostro sta nel fatto che il primo non può essere più nocivo mentre questo è pericoloso, e se il loro attira il turismo il nostro lo respinge!

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Nel 1992 fu girato uno degli spot pubblicitari più belli.
Chi sa apprezzare la bellezza scelse come location il nostro castello.
Sembra che soltanto chi dovrebbe tutelarlo non si accorga di tale meraviglia.
Oggi, tra quelle scenografie naturali, sorge un lussuoso albergo per VIP (Charming house & resort ****)
a quali mostriamo, privi d'orgoglio, l'incapacità di apprezzare simili tesori.
In Liguria hanno trasformato spiagge di ghiaia e pietre in miniere d'oro, noi miniere d'oro in discariche.
Villeggiamo tra l'immondizia e non dispensiamo da questa neanche i nostri ospiti.

Non è solo una spiaggia ma:

Sito di Interesse Comunitario (SIC ITA050008 "Rupe di Falconara")

Zona di Notevole Interesse pubblico con Decreto n° 15 del 21 Gennaio 1987, e con Decreto n° 1431 del 9 Luglio 1988

Area sottoposta a vincolo paesaggistico per l’art. 142 D.L 42/04 e per l’art. 157/06 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio della Regione Siciliana.

Area di Interesse Naturalistico, una delle più importanti aree di sosta durante le migrazioni di uccelli acquatici dall'Africa al Nord Europa e fa parte delle zone umide italiana riconosciute dalla Convenzione di Ramsar.

Ricade nell’Unità Fisiografica Punta Braccetto-Licata (PAI, 2004).

La costa arretra di 65 mt dal 1998 ad oggi

"Tra le cause è da segnalare la diminuzione degli apporti solidi da parte del Fiume Salso e la realizzazione di opere antropiche che hanno alterato la dinamica litorale. In particolare, l’eccessivo allungamento delle dighe del porto di Licata ha bloccato la deriva litorale privando le spiagge sottoflutto dell’apporto sedimentario, mentre lo spianamento di tratti del cordone dunale per la realizzazione di strutture turistiche e seconde case ha privato la spiaggia del suo naturale serbatoio di sedimenti, aumentando lo stress costiero"

Dipartimento di Scienze Biologiche Geologiche e Ambientali Università di Catania

24/12/2007...Ecco perché un blog

Cari amici,
il mio è un Natale strano e l'unica e

ntità a cui mi sento di fare un regalo è il Desusino.
Perché lo amo profondamente e credo che abbia davvero bisogno di aiuto.
Così chiuso nella mia fredda casetta (con l'età e l'umore di Dante ai tempi della Divina Commedia), agganciato ad una lentissima connessione GPRS, decido di mettere in piedi un blog per Lui...il Desu.
Chi mi conosce sa che sono un sognatore e in quanto tale vorrei che questo blog diventasse il piazzale virtuale dove incontrarsi...una sorta di Sea Grill del web, ma senza balli di gruppo, dove scambiarsi idee e informazioni, utili a capire cosa si può fare per rianimare l'agonizzante contrada.

Buona vita

Enzo Napolitano

Luigi Pirandello

“Casa romita in mezzo alla natia campagna, aerea qui, sull’altipiano d’azzurre argille, a cui sommesso invia fervor di spume il mare aspro africano, te sempre vedo, sempre, da lontano se penso al punto in cui la vita mia s’aprì piccola al mondo immenso e vano da qui – dico – da qui presi la via.
Da questo sentieruolo tra gli olivi, di mentastro, di salvie profumato, m’incamminai pe‘l mondo ignaro e franco.
E tanto e tanto o fiorellini schivi tra l’erma siepe, tanto ho camminato per ricondurmi a voi, deludo estanco”.

("Ritorno", ne "La Zampogna" - 1901)

Desu - di Cinzia Girardo

Caro Desusino, ti ho conosciuto solo l’anno scorso e ti ho trovato subito molto antipatico, con quel vento, con quel piazzale tutto rotto… Poi il vento se ne è andato all’improvviso…. E le passeggiate, e la sabbia morbidissima, e l’amore, e l’acqua di cristallo azzurro…... fotografie bellissime di te e di noi. Caro Desusino, ti ho conosciuto solo l’anno scorso e scopro soltanto adesso che a nessuno importa nulla di te. Davvero. Non conti niente. Non sei niente. Tutti guardano le tue foto, la tua bella faccia di una volta, guardano quello che rappresentavi e quello che non sei più. Quest’estate nessuno potrà venirti a trovare ma a nessuno importa, forse qualcuno verrà e tu con il tuo viso stanco, segnato e graffiato li guarderai con dolcezza e dispiacere. È stato bello sfiorarti. Non me lo dimenticherò facilmente, e nemmeno tu lo dimenticherai. Ci proviamo a salvarti ma siamo da soli, se non riusciremo a salvarti, fammi un favore, fatti sommergere completamente, e portati via un bel po’ di gente.

Desusino

mercoledì 26 dicembre 2007

Butera come Berlino

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